L'Ambasciatore Domenico Giorgi ospite del Club Rotary Piacenza.

Grande Albergo Roma23/09/202121.00

E’ stato Domenico Giorgi l’ospite della prima conviviale del Rotary Piacenza, per l’anno rotariano guidato dal Presidente Augusto Pagani. Dopo l’apertura informale, svoltasi prima della pausa estiva, i soci del club più antico di Piacenza si sono ritrovati numerosi al settimo piano del Grande Albergo Roma per una serata piacevole e interessante, tra amici e ospiti illustri. Al centro dell’incontro il dott. Domenico Giorgi, primo piacentino a ricoprire il ruolo di Ambasciatore d’Italia in vari paesi del mondo, primo, tra l’altro, ad avere questo incarico a Kabul dopo l’inizio dell’intervento internazionale a guida americana , dal 2002 al 2004. Una carriera diplomatica prestigiosa e affascinante, la sua, raccontata mettendo a fuoco alcuni aspetti dei quali si parla poco. Cosa fa un ambasciatore, come si accede a questa carriera, quali sono le competenze richieste e che margine di autonomia rimane, al netto dei rapporti con la politica, per un ruolo di questo tipo? Un “mestiere” difficile già nella fase iniziale, come precisato da Giorgi, con concorsi impegnativi e selezioni rigorose basate su conoscenze di storia, politica, lingue straniere e molto altro. “Non a caso-ha rimarcato Giorgi- all’alto grado di Ambasciatore arriva solo l’1% di chi aspira a farlo”.

Un Ambasciatore lavora dieci ore al giorno ed ha un’attività sociale intensa. “Nel 2017, quando ero Ambasciatore in Giappone- ha ricordato Domenico Giorgi- ho avuto 11.000 persone a tavola in un anno”. Il lavoro dell’Ambasciatore si svolge spesso in contesti che implicano grandi capacità e lunga esperienza: conoscenza della politica e dei protocolli, capacità di negoziare, ma anche sensibilità e competenze per promuovere al meglio l’immagine del paese che si rappresenta e per favorire la cooperazione per lo sviluppo, dove serve. Nel caso di Giorgi, un’attività sviluppata in scenari complessi, come l’Afghanistan, o in paesi di lunga e solida tradizione culturale, come il Giappone, solo per citarne alcuni.

Nel corso della serata rotariana, non sono mancate riflessioni e considerazioni in merito all’attuale situazione internazionale e ai possibili sviluppi futuri. Un viaggio nel mondo attraverso i ricordi e l’esperienza di chi, però, rimane italiano in modo convinto “Ho sentimenti fortemente patriottici- ha sottolineato Domenico Giorgi sollecitato dalle domande dei rotariani- ho vissuto in giro per il mondo ma a chi mi definisce cosmopolita, rispondo che sono italiano e piacentino” E ancora “Dovendo tracciare un bilancio della mia professione, direi che è sicuramente positivo: ho avuto la possibilità di conoscere tante persone interessanti e tanti paesi, in particolare in Asia, dove ancora oggi trascorro parte della mia vita.”

La serata è stata anche l’occasione per la presentazione di due nuovi soci, introdotti e “spillati” dal Presidente Augusto Pagani; si tratta di Laura Bonfanti, presentata da Leonardo Bragalini, e Mario Chitti, presentato da Giancarlo Gerosa. Tra gli appuntamenti e i service già annunciati dal Presidente Pagani, la serata con ospite Giuseppe Borea, l’11 ottobre, per la presentazione del libro “La fede e il sangue”, e, sempre da ottobre, la prosecuzione del service dedicato al carcere di Piacenza, con un nuovo ciclo di lezioni di teatro a cura di Mino Manni.

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