Conviviale 15 gennaio 2024.
Conviviale 15 gennaio 2024.
lunedì 15 gennaio u.s., presso la nostra sede del Grande Albergo Roma ha avuto luogo la conviviale dedicata al tema «La sicurezza a Piacenza. Sicurezza reale, percepita e partecipata»: protagonisti il Questore Ivo Morelli e i comandanti provinciali dei Carabinieri Pierantonio Breda e della Guardia di Finanza Corrado Loero, alla presenza del Prefetto Paolo Ponta, quest’ultimo per la seconda volta nostro illustre ospite dal recente insediamento del novembre scorso.
L’evento si segnala per essere tanto significativo quanto raro, avendo in un certo senso ricreato al di fuori della sede istituzionale la composizione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, organismo che ha sede in ogni Prefettura-Ufficio territoriale del Governo e che – come ha spiegato il Prefetto in apertura introducendo le relazioni – è deputato a definire collegialmente (ne fanno parte di diritto anche il Sindaco del Comune capoluogo e il Presidente della Provincia) le misure più idonee in materia. Su proposta del Comitato il Prefetto, responsabile politico dell’ordine pubblico nella provincia, adotta le decisioni che poi il Questore, responsabile tecnico, traduce in apposite ordinanze valevoli per tutte le Forze di polizia coinvolte, statuali (Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza) e non (Polizie locali o municipali e provinciali).
Serata particolarmente ricca anche per l’ingresso dei due nuovi soci Pierangelo Negri, violino di spalla dei violini secondi dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, per l’occasione spillato dal presidente, e Paolo Toscani, già dirigente aziendale nel settore dell’informatica e dottore commercialista, qui trasferito dal RC Piacenza Valli Nure e Trebbia.
Il Questore Morelli ha esordito sottolineando la necessità di distinguere tra rischio reale e rischio percepito, categorie che spesso non collimano essendo basate la prima su dati oggettivi e misurabili, la seconda su dinamiche soggettive come la paura e l’incertezza sul futuro. Infatti, confrontando i dati dei reati commessi nella provincia di Piacenza a distanza di dieci anni nel 2013 e nell’appena trascorso 2023 emerge – con una certa sorpresa rispetto al comune sentire e alla comunicazione odierna, che molti sociologi definiscono ansiogena – una netta diminuzione pari al 28%: da 14.079 a 10.137. Contrazione che interessa la gran parte delle tipologie di reato, con la quasi sola eccezione delle truffe e frodi informatiche le quali, per la crescente diffusione delle transazioni on line soprattutto durante il periodo pandemico ma non solo, sono praticamente raddoppiate.
Il colonnello Breda ha posto l’accento sulla importanza di denunciare sempre ogni tipo di reato, perché consente alle Forze di polizia non solo di avviare indagini al riguardo ma anche di mappare il territorio e di pianificare servizi preventivi e repressivi mirati, sia in base alla tipologia di reato sia in base all’area interessata. Identica importanza deve essere data alla tempestiva comunicazione del reato mediante telefonata alle centrali operative H24 coi numeri 112, 113, 115 e 118, che presto anche in Emilia-Romagna come già in altre regioni italiane saranno sostituiti dal numero unico di emergenza 112. La localizzazione delle chiamate, che sono anche registrate, consente la rapida individuazione della vittima, il suo salvataggio in caso di difficoltà (come è recentemente accaduto con alcuni minorenni rimasti intrappolati nel fango in riva al Nure).
Il colonnello Corrado Loero ha riassunto l’evoluzione del Corpo della Guardia di Finanza, che da polizia tributaria investigativa negli anni Duemila è divenuta polizia economico-finanziaria a tutela dei bilanci pubblici e con estensione delle potestà di controllo non più solo in materia di Iva ma anche sui tributi diretti e indiretti, comunitari, statali e locali. I tre obiettivi strategici della Guardia di Finanza del nuovo millennio sono la lotta alla evasione, alla elusione e alla frode fiscale al fine di contrastare gli illeciti nella spesa pubblica e i reati economico-finanziari della criminalità organizzata e comune.
Il primo obiettivo della lotta alla evasione mira a ridurre del 15% entro l’anno corrente la propensione all’evasione fiscale, anche aumentando i controlli sui bonus edilizi e sulle false compensazioni di crediti, sulla intermediazione fittizia di mano d’opera e sulla evasione fiscale internazionale; il secondo obiettivo mira alla tutela delle risorse pubbliche volte al sostegno e alla crescita; il terzo obiettivo mira alla tutela del mercato di capitali mediante la prevenzione e il contrasto del riciclaggio e dei reati economico-finanziari nonché il contrasto alle infiltrazioni dei capitali illeciti nell’economia legale.
Dopo alcuni interventi dei soci presenti che hanno ringraziato i relatori dell’attenzione dedicata al Club, la serata si è felicemente conclusa con la consegna da parte del presidente Luigi Swich del gagliardetto di Club agli illustri ospiti.