Conviviale 05 dicembre 2022. Giulio Manfredi
Si è svolta Lunedì 5 dicembre U.S., presso la nostra sede al roof top dell’Albergo Roma, la nona conviviale autunnale dell’anno rotariano 2022/2023.
Serata di grande lustro per il nostro Club: la spillatura del nuovo socio Emanuele Palombo, è stata l’ouverture alla presentazione della mostra “I Gioielli di Giulio Manfredi celebrano Raffaello. Scuola di Luce”, in corso alla Pinacoteca della Veneranda Biblioteca Ambrosiana.
L’evento, è stato introdotto dal socio Carlo Ponzini, il quale ha illustrato ai numerosi presenti le fasi di studio ed allestimento dell’installazione artistica, appositamente creata per combinare in armonica simbiosi le preziose creazioni dell’orafo piacentino a ventuno personaggi del Cartone di Raffaello.
Grande impegno dell’amico Carlo, che dal 2018 ha realizzato circa 200 disegni, per definire il layout che meglio valorizzasse l’Arte Indossabile del maestro Manfredi. La Sala del Cartone della Veneranda Pinacoteca Ambrosiana è stata così trasformata in un raffinato palcoscenico, sapientemente illuminato dal genio di Davide Groppi, per unire in simbiosi le creazioni di Giulio Manfredi all’opera di Raffaello.
E’ seguito l’intervento di Monsignor Rocca, direttore della Pinacoteca, curatore della mostra, nonché figlio di rotariano. Il prelato, illustrando ai presenti il contesto, il valore ed il significato dell’opera del maestro urbinate, ha descritto l’ideale premessa alla mostra di Giulio Manfredi. Il Cartone di Raffaello è l’unico esemplare rinascimentale giunto integro ai nostri giorni e bozza definitiva per la realizzazione dell’affresco “la Scuola di Atene”. Importante la struttura – 210 fogli di carta incollati con colla di farina – e le dimensioni – circa 8 metri di lunghezza e 3 di altezza. Duplice il significato: opera finita e opera destinata a preparare un’opera conclusiva.
Il maestro, consapevole dell’importanza e del valore del materiale, anziché sacrificarlo durante la realizzazione dell’opera finale, riuscì a salvarlo utilizzando un cartone sostitutivo; Acquistato dal Cardinale Federico Borromeo per l’esorbitante cifra di seicento lire imperiali arrivò alla Pinacoteca nel 1610, per tornarci, dopo diverse vicissitudini, verso il 1960; recentemente restaurato, è stato collocato nel 2019 nella rinnovata sala del Cartone della pinacoteca, il cui allestimento curato dall’Architetto Stefano Boeri, è stato ideato per salvaguardare l’opera nel tempo. L’imponente lastra protettiva, adeguata alle dimensioni, per essere collocata ha reso necessaria la demolizione di un muro della facciata della Pinacoteca.
Nel Cartone si intuisce la ricerca dell’uomo della verità terrena, attraverso la scienza e la filosofia, verso una visione ideale di umanità. I personaggi raffigurati sono resi vivi attraverso l’uso del colore ed alle loro dimensioni. Un’opera equilibrata e profonda, che grazie al grande Raffaello, permette di identificare l’arte come forma suprema di conoscenza.
A seguire, la schietta, sincera ed appassionata testimonianza del maestro orafo Giulio Manfredi, ambasciatore di Piacenza nel mondo, conosciuto da New York a Tokyo, il quale – con la sintesi caratteristica degli abili artigiani – ha trasmesso ai presenti le sensazioni che lo hanno animato ed accompagnato nel superlativo esercizio creativo.
L’orafo piacentino, mosso da un profondo sentimento di devozione ed amore, ha dato vita ad un dialogo rispettoso ed elegante tra 21 personaggi rappresentati nella Scuola di Atene ed altrettante opere raffinate in materiali nobili, o gioielli che dir si voglia; La ricerca della bellezza attraverso l’arte, è un leitmotiv che accomuna i due maestri.
In chiusura di serata, ha preso la parola l’Architetto Angelo Patrizio, per un breve saluto. Il professionista, esperto di pianificazione territoriale, incaricato fra l’altro di sovraintendere alla ricostruzione di numerosi comuni della zona de L’Aquila, è stato invitato a partecipare e dare il proprio contributo ai lavori preparatori della Commissione Territorio del nostro Club.