Concluso il ciclo di incontri "Servire la comunità ideando il futuro"
Si è concluso con un bilancio positivo di partecipazione e interesse il ciclo di cinque incontri proposti in video conferenza dal Rotary Piacenza con il titolo "Servire la comunità ideando il futuro". Nel complesso, una serie di approfondimenti ispirati da un principio cardine dello spirito rotariano, basato sulla convinzione di quanto sia importante ed urgente diffondere maggior consapevolezza sulle problematiche della nostra società, in questo caso sulla situazione demografica.
Uno sforzo per contribuire a non far spegnere il dibattito anche nei periodi più bui come quello della pandemia, andando oltre il limite dell’impossibilità di incontrarsi in presenza e allargando l’iniziativa a tutta la comunità. Non a caso, il primo incontro, il 17 gennaio, è stato dedicato all’informazione. Direttori di testate piacentine, si sono confrontati sul tema “La comunicazione ai tempi dei social” nuovi modi sempre più veloci, capillari e talvolta difficili da gestire, per diffondere informazioni e notizie. Il programma rotariano è poi proseguito fino al 14 febbraio, con altri relatori autorevoli, sempre coordinati dal Presidente del club piacentino Augusto Pagani, e declinando il tema centrale da diversi punti di vista.
Al centro del dibattito la crisi demografica, problema evidente anche per Piacenza che registra un numero elevato di anziani a fronte di un basso indice di natalità e che rimane tra le province italiane con la più alta percentuale di stranieri residenti nel territorio (14,5% a fronte del 12% in Emilia Romagna e dell’8,4 in Italia). Nel caso di questo ultimo aspetto, non si tratta per forza di un problema, ma sicuramente, come ricordato nel corso delle serate rotariane, di una sfida delicata che punta a far convivere persone di etnie differenti, dunque con abitudini, culture e religioni diverse, da confrontare e integrare con rispetto. Luci ed ombre di uno stesso fenomeno che anche a Piacenza registra ancora episodi di violenza fra giovani di origini etniche lontane, ma che vede anche la costante volontà e determinazione di favorire dialogo, integrazione, accoglienza e inclusione sociale da più parti, come rimarcato dal Vescovo di Piacenza, Monsignor Adriano Cevolotto, dal Presidente della comunità islamica Yassine Baradai ed dal Diacono della Comunità Ortodossa rumena Teodor Ursachi ospiti della seconda serata dedicata alla “Piacenza multietnica e multireligiosa.”
Terreno privilegiato per l’integrazione anche la scuola, che, a Piacenza, con il 50% solo nella primaria, conserva il record di alunni stranieri, ma che resta anche e soprattutto bacino di risorse straordinarie per lo sviluppo del territorio. Ecco dunque la demografia collegata a istruzione e formazione. Gli Assessori Colla e Papamarenghi, il Consigliere Monti e la Preside Andena, protagonisti del terzo incontro rotariano, sono stati d’accordo nel ritenere la scuola uno degli snodi cruciali del problema demografico. Un’adeguata preparazione, con particolare attenzione agli istituti tecnici e ai percorsi formativi pratici, ma soprattutto un efficace lavoro di orientamento rivolto a studenti e famiglie, italiane e straniere, sono indispensabili per accelerare l'ingresso nel mondo del lavoro. E proprio i rappresentanti delle Associazioni di categoria, coinvolti nel quarto incontro del Rotary Piacenza, hanno confermato che c'è urgente bisogno di manodopera qualificata per svariati settori produttivi. Non solo. Le richieste, i suggerimenti per liberare risorse e favorire lo sviluppo sono tanti: una didattica aggiornata, una burocrazia più snella, aiuti mirati alle famiglie, ma anche, andando oltre la scuola, l’ estensione delle reti in fibra ottica a territori di campagna e montagna e il mantenimento di tutte le aree produttive esistenti considerando la logistica una risorsa importante per il territorio e per il futuro.
Un’analisi approfondita, quella proposta dal Rotary Piacenza, che non poteva non coinvolgere i sindaci dei tre comuni più popolosi della provincia: Patrizia Barbieri, Lucia Fontana e Romeo Gandolfi, rispettivamente primi cittadini di Piacenza, Castel San Giovanni e Fiorenzuola. A loro la parola finale di questo ciclo di incontri e, durante il confronto, l’idea comune di un futuro che punti a nuove politiche sociali per i territori, con l’impegno a sollecitare diversi cambiamenti. Tra gli altri, interventi sistemici e non episodici da parte dello Stato e della Regione Emilia Romagna a sostegno della genitorialità, maggiori detrazioni fiscali per i figli a carico , strategie di aiuto per le donne. Tutti hanno confermato di voler favorire in ogni modo possibile l’ integrazione e, sollecitati dalle domande di alcuni rotariani, hanno infine riconosciuto l’ opportunità di puntare su arte, cultura, università, produzione e commercio di prodotti alimentari e qualificazione di aree inutilizzate per valorizzare il territorio ed attrarre giovani da altre città e regioni.
Tutto questo, ovviamente, utilizzando bene i fondi del PNRR, senza illudersi che questi consentiranno di realizzare tutti i progetti auspicati.