Sfefano Zurlo al Rotary Piacenza.
Si può arrivare ad avere 20.000 punti vendita in tutto il mondo cominciando come arrotino? O diventare uno dei trentenni più influenti del pianeta (secondo Forbes) dopo un avvio nel ristorante della mamma come aiuto-cuoco? Ci sono anche quelle di Antonio Ferraro, numero uno di Eurocoltellerie e di Davide Dattoli, inventore di Talent Garden, tra le 23 incredibili storie di successo raccontate nel libro “Sembrava impossibile” di Manila Alfano, Giorgio Gandola e Stefano Zurlo.
E proprio Zurlo, firma de Il Giornale, scrittore, volto noto della Tv, è stato protagonista di una serata del Rotary Piacenza, ospite del Presidente Pietro Coppelli, al settimo piano del Grande Albergo Roma. Non una semplice presentazione del libro, ma una lucida analisi dell’attualità e della situazione italiana. Un paese, il nostro, rallentato da vari aspetti: l’ipertrofia legislativa, la difficoltà a semplificare, l’eccessiva burocrazia, ma non solo. “Rispetto alle grandi questioni dell’economia si va avanti per tentativi – ha ricordato Zurlo- ma soprattutto manca una visione ottimistica del futuro e questo incide anche sulla produttività, decisamente in crisi”
E ancora. “Credo che il nostro paese abbia risorse straordinarie, molte, sono concentrate in piccole realtà come Piacenza, luoghi di provincia che hanno dato vita ad avventure imprenditoriali coraggiose e vincenti, partendo da situazioni di povertà e di poca istruzione”.
Le storie che racconta il suo libro in effetti ribaltano, con l’evidenza dei risultati, una visione purtroppo sempre più diffusa. Quella pessimistica di chi pensa che il gli anni migliori siano ormai passati e che sia inutile darsi da fare e mettersi in gioco.
Gli imprenditori che si sono raccontati nel volume edito da Wise Society, tra gli altri anche Ernesto Pellegrini, ex Presidente dell’Inter, sono eccellenze internazionali, hanno età e percorsi diversi, ma li unisce una radice comune: crederci con passione e coraggio ed essere pronti a sacrifici e fatiche.
“Il loro esempio- ha rimarcato Zurlo rivolgendosi ai soci del Rotary Piacenza- deve essere modello soprattutto per i giovani, per far passare il messaggio di chi non ha paura, perché si può arrivare primi anche partendo da ultimi.”
Da zero a cento, appunto, come recita il sottotitolo del libro. Al termine della serata, non poteva mancare una domanda “Perché non ci sono storie al femminile in questo libro?” In realtà, ha precisato l’autore, è già in cantiere un secondo volume in cui saranno appunto le donne imprenditrici a raccontare le loro storie, con l’aggiunta dell’impegno non solo nel lavoro e nella formazione, ma anche a sostegno della famiglia.