S. Messa di commemorazione dei defunti e visita del Vescovo Adriano Cevolotto

Grande Albergo Roma, Piacenza08/11/202120:00

Un incontro improntato alla semplicità ed alla informalità quello del Rotary Piacenza con Monsignor Adriano Cevolotto, Vescovo di Piacenza e Bobbio. Una serata piacevole, nel corso della quale l’ospite ha risposto alle domande dei presenti, soffermandosi sulla sua esperienza a Piacenza, dopo 13 mesi dall'arrivo nella nostra città.

Una chiacchierata dai toni amichevoli e confidenziali che ha toccato anche argomenti impegnativi e delicati, quali, ad esempio, il ruolo di Giovanni Paolo II nel cambiamento della ideologia e della politica dei Paesi dell'Est Europa e del mondo. Monsignor Cevolotto ha riferito, tra l’altro, di aver incontrato il Pontefice in occasione delle sue vacanze estive sulle montagne di Treviso, dove ha avuto modo di collaborare con il Vescovo di quella Diocesi; ha ricordato l’attenzione del Pontefice all'ascolto, il suo sguardo penetrante, la sua personalità forte.

Sollecitato dagli interventi dei soci del club presenti alla serata, il Vescovo ha quindi parlato della situazione della Diocesi piacentina: dei problemi e dei costi che deve affrontare nella gestione del patrimonio immobiliare ed artistico di cui è proprietaria, della necessità di gestire una diversa programmazione delle attività pastorali e delle Sante Messe in relazione al numero dei sacerdoti, delle Chiese e dei fedeli sul territorio provinciale. Una situazione, non solo piacentina, comune ad altre diocesi e per la quale, ha ricordato Monsignor Cevolotto, si stanno valutando diverse possibili soluzioni. Ad esempio la conferma delle Comunità pastorali (che aggregano diverse Chiese e prevedono una comune programmazione delle attività e dei servizi del clero), prospettando una diversa presenza ed attività dei sacerdoti sul territorio provinciale ed un maggior coinvolgimento dei diaconi nella vita delle parrocchie, senza escludere, purtroppo, la possibilità che alcune Chiese possano essere temporaneamente chiuse per motivi di sicurezza strutturale o della impossibilità di offrire servizi ai fedeli.