Conviviale 06 febbraio 2023
Si è svolta lunedì sera 6 Febbraio, presso la nostra sede al roof top dell’Albergo Roma, la tredicesima conviviale invernale dell’anno rotariano 2022/2023.
Serata ricca, che ha visto la partecipazione di due relatori di prestigio: il Dottor Mauro Nicola – Presidente della Fondazione Nazionale di Formazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili – e l’Architetto Manuel Ferrari – direttore dell'ufficio beni ecclesiastici della Diocesi di Piacenza. Professionisti attivi in ambiti apparentemente molto diversi – economia ed arte – legati da un fil rouge indissolubile, spesso sottovalutato, che dovrebbe essere un’imprescindibile occasione di rilancio della nostra economia; “con l’arte si mangia” dovrebbe diventare il nuovo adagio da cui prendere spunto, per un Paese che, come il nostro, detiene circa il 70% del patrimonio artistico mondiale.
Il primo intervento è stato del Dott. Nicola con titolo “”” Andamento dell'economia alla luce degli avvenimenti mondiali in corso e ripercussioni possibili per le aziende italiane”””.
L’oratore ha iniziato il discorso anticipando che le notizie non sarebbero state molto positive, a seguito delle contingenze che avrebbe esposto.
L’attenzione è stata rivolta anche ai privati e non solo alle aziende, con particolare riferimento alla diminuzione demografica che avverrà nel prossimo ventennio, nonché alle ingenti spese di riqualificazione del patrimonio immobiliare imposte dalla Comunità Economia Europea. Esagerate inoltre le attuali misure a sostegno di tali interventi, che nel futuro saranno destinate a ridursi.
Una spesa media di centinaia di milioni di euro per ognuno dei circa 9.000 comuni italiani che rende l’investimento enorme. Considerata la minore domanda di edifici per la causa sopraindicata, la riduzione dei benefici fiscali e l’impatto economico del provvedimento, diretto al bene “principe” del risparmio delle famiglie italiane – il mattone – sono preoccupanti le conseguenze che potranno verificarsi sulla ricchezza delle stesse. Risparmi erosi anche dall’attuale contesto di inflazione importata, dovuta all’aumento dei costi delle materie prime e non – come in passato – alla grande quantità di attivo circolante.
Le tradizionali misure di contenimento difficilmente potrebbero essere efficaci e rischierebbero di compromettere la debole ripresa economica in atto oltre che essere azzardate per l’incerto quadro economico attuale (guerra, pandemia, catastrofi, tensioni internazionali, …).
Per le aziende il quadro non è molto diverso. Inoltre, la produzione legislativa degli ultimi anni è stata prevalentemente orientata alla modifica dei criteri di redazione dei bilanci, inserendo maggiore libertà nella valutazione di alcune poste – ad esempio gli ammortamenti – determinando minore precisione nella quantificazione dello stato patrimoniale e maggiore incertezza nella valutazione del patrimonio netto. Decisamente in contrasto con la posizione della precedente giurisprudenza, i cui principi disponevano una più precisa valutazione del capitale sociale, unico elemento a tutela dei creditori.
Quindi l’intervento dell’Arch. Ferrari, il quale, dopo un breve excursus sulla storia della Cattedrale di Piacenza, ha illustrato gli interventi volti all’attribuzione e trasmissione del valore del patrimonio ecclesiastico, da attuarsi attraverso la diffusione della conoscenza ed un utilizzo opportuno dello stesso. In questo senso vanno a collocarsi i diversi eventi organizzati di recente, a partire dai convegni per celebrare i 900 anni della Cattedrale, spaziando fra mostre, concerti, spettacoli ed attività didattiche. Eventi ambientati sia in Cattedrale, che nelle diverse pievi della Diocesi. Patrimonio da salvaguardare e restaurare.
Recente la notizia che, dopo una lunga serie di indagini e studi, è stato possibile identificare la cava di ardesia dalla quale vennero estratte le pietre originali utilizzate per la costruzione del tempio ed oggi impiegate per la sostituzione di quelle danneggiate; cava di recente acquisizione da parte dell’Opera del Duomo.
L’Architetto ha ricordato quindi le ricadute positive in termini economici che tali iniziative hanno portato all’economia piacentina.